Quanto ho appena appreso da NewScientist vale un articolo scritto alla 1:30: in Israele si sta studiando una cura antivirus che si diffonde viralmente attraverso Internet.
Gli anti-virus convenzionali utilizano le "signature" dei virus, che vengono individuate da equipe di tecnici che in seguito ne preparano la cura: il tempo speso in questa attività di individuazione sommato al tempo di latenza per la distribuzione e l'aggiornamento dei file parametri dei programmi antivirus consente una propagazione veloce con conseguenti danni considerevoli.
Alcuni ricercatori della Tel-Aviv University hanno però sviluppato un sistema artificiale di immunizzazione che analizza un virus e ne prepara la fix velocemente.
La SWAT dei virus dovrebbe essere distribuita su una rete di honeypot sparsi su Internet e dedicati esclusivamente al compito di attrarre virus, analizzarli automaticamente e distribuire contromisure.
Per il momento, l'articolo tratta solo del modello matematico (qui trovate lo scritto originale di Shir) senza menzionare implementazione alcuna, ma l'equipe di ricercatori sta programmando un primo esperimento contando anche sul finanziamento di qualche azienda interessata.
Si tratterebbe di uno spostamento di paradigma (paradigm shift), ovvero da una strategia statica a una dinamica, distribuita e adattiva, dove non è solo importante la sopravvivenza di un nodo della rete, ma dell'intera rete stessa.
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