Un computer portatile da 100$, con un sistema operativo Linux, 1 GB di memoria, una CPU da 500 MHz e dedicato ai bambini delle nazioni in via di sviluppo: questo è quello che ha in mente Nicholas Negroponte in un nuovo progetto del MIT che vedrà il suo primo prototipo entro la fine del 2005.
L’associazione non profit One Laptop Per Child, alle cui spalle c’è proprio il MIT, afferma di essere in contatto con 5 paesi, Brasile, Cina, Tailandia, Egitto e Sud Africa, per distribuire fino a 15 milioni di computer agli studenti delle proprie nazioni.
Lo scopo di questo progetto, come avrete potuto intuire, non è relativo alla tecnologia pura, ma all’educazione: secondo Negroponte, un computer permette un processo formativo più completo ed attuale, soprattutto nelle scuole primarie e secondarie. E dovranno essere proprio i governi ad acquistare i laptop e distribuirli gratuitamente agli studenti.
Tra le caratteristiche del portatile ci saranno anche un display a bassissimo consumo utilizzabile sia a colori che in bianco e nero e all’aperto, una manovella per ricarica per supplire alla mancanza di energia elettrica, connettività Wi-Fi e cellulare, porte USB e il “mesh networking”, per permettere a più macchine la condivisione della stessa connessione ad Internet.
E sapete quali sono le aziende dietro al progetto? Google, AMD, News Corp, Red Hat e BrightStar.
Sebbene lo scopo iniziale del progetto sia di supportare I paesi in via di sviluppo, non si esclude che presto o tardi non vengano costruite versioni commerciali del portatile, disponibili per 200$
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