23.9.05

Marketing e motori di ricerca: [tendenze]

Secondo un'analisi di MarketingSherpa, il Search Engine Marketing (o SEM) sta evolvendo secondo alcune linee di tendenza, delle quali vi vado a illustrare le principali.
  1. Aumenterà la competizione
    L’utilizzo dei motori di ricerca è la terza attività online più popolare, dietro della posta elettronica e alla navigazione. A dispetto però del fatto che la stragrande maggioranza dei navigatori, di routine, utilizzi i motori, la maggior parte delle attività di ricerca avviene su un piccolo numero di essi.
    Negli anni passati, i motori di ricerca si sono concentrati più sugli algoritmi e sul lancio di nuovi servizi, piuttosto che sulla competizione l’uno contro l’altro. Ma questa situazione sta cambiando Alcune osservazioni interessanti:· MSN Search ha passato gli ultimi 12 mesi costruendo infrastrutture per il lancio del nuovo servizio Pay-Per-Click nel prossimo ottobre. Se il sito venderà PPC direttamente, le vendite saranno più profittevoli. Si sa che Steve Ballmer, CEO di Microsoft, consideri Google come uno dei suoi maggiori concorrenti, quindi è probabile un cambiamento degli assetti dei tre grandi della ricerca online (Google, Yahoo! e MSN)· La predominanza di Google non è globale: in China sta perdendo quote di mercato a fronte del rivale domestico Baidu (33% di Google contro il 52% di Baidu). Inoltre, il governo francese ha annunciato lo stanziamento di finanziamenti per il motore di ricerca europeo, Quaero;· Proprio come l’audience televisiva, anche gli utilizzatori dei motori di ricerca, sebbene affezionati a un motore di fiducia, non disdegnano lo zapping tra l’uno e l’latro. Sembra che questo comportamento sia comune soprattutto durante i processi di decisione per un acquisto o nella ricerca di informazioni specifiche. (Consigli per chi si occupa di pubblicità: non inserite i vostri annunci solo su un motore!)
  2. La SEO è ancora una piccola fetta delle spese del marketing sui SE
    È importante considerare il trend in continua crescita degli investimenti del marketing sui motori di ricerca.Una delle osservazioni più interessanti è il privilegio che il navigatore da ai risultati della ricerca pura, piuttosto che a quelli sponsorizzati. Non è una novità, questa. Come non è una novità che I click sui risultati della ricerca pura si convertano meglio dei click pagati: secondo un sondaggio di MarketingSherpa dello scorso agosto, la conversione dei click è stata del 4,2% per I risultati della ricerca pura, contro il 3,6% dei click pagati (definiamo conversione ogni azione misurabile che un visitatore può intraprendere).È interessante quindi che molte aziende dedichino parte degli investimenti alle attività di Search Engine Optimization, allo scopo di aver un miglior posizionamento nella graduatoria dei risultati, mentre è altrettanto strano il privilegio che viene dato ai link sponsorizzati.La poca considerazione di cui gode il SEO è piuttosto diffusa: un’indagine del maggio scorso ha rivelato che solo il 13% delle aziende Fortune 100 ha in atto politiche effettive di SEO. Inoltre, molti direttori marketing considerano che il concetto di Search Engine Marketing comprenda solo il Pay-per-click, e non comprenda, invece, ambiti più ambi che vanno dalla SEO, al PPC ai link sponsorizzati.Il motivo principale per il quale le aziende non investono in SEO è l’ignoranza della complessità di questa attività: in effetti, comprare un annuncio sembra molto più semplice che ottimizzare un sito per il crawling dei motori di ricerca. E, all’apparenza, la credibilità di un Google che ti invita a comprare gli annunci per il suo motore è maggiore di un’azienda che ti propone un servizio di ottimizzazione del posizionamento.Inoltre, dal momento che il costo dei PPC continuerà a crescere a causa della crescente competizione, i motori investiranno sempre di più in questo settore, per trovare la tecnologia più adatta a superare la concorrenza.
  3. Nuovi modi di utilizzare i comunicati stampa
    Gli addetti al marketing della Southwest airlines pubblicarono 4 comunicati stampa ottimizzati per apparire nei motori di ricerca e per raccogliere un responso dagli utenti: grazie a questa operazione sono stati venduti biglietti per un controvalore di 1,5 milioni di dollari in 3 mesi. Questo è un nuovo modo di utilizzare i comunicati stampa (press release): ormai snobbata dai giornalisti, perché pubblicamente accessibile sul sito Internet dell’azienda che la emette, la press release sta guadagnando credito come mezzo di propaganda sui Search Engine: tutto sta poi nell’affidarsi a una buona metodologia di ottimizzazione del posizionamento.
    Eccovi alcuni dati percentuali sull’ottimizzazione dei comunicati stampa per categorie merceologiche:
    - Computer e elettronica di consumo, 18.22%;
    - Banche e finanza , 12.92%;
    - Salute e farmaceutici, 11.66%;
    - Intrattenimento e spettacolo, 6.84%

    Sebbene quest’ultima categoria sia quella che colleziona più clickthrough, è una delle ultime in quanto a ottimizzazione delle proprie pagine.

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