5.12.05

[antimateria] Sui blogger che parlano solo del blog

Il Nuovo Mondo del blog a volte è così ingenuamente pervaso dalla propria pregnanza che non fa nient'altro che mostrare la propria debolezza attraverso manifestazioni autoreferenziali.
L'argomento blog è stato così illustrato, sbandierato, manifestato, proclamato, destrutturato, strutturato, esplicitato, evidenziato, commentato, interpretato, esposto, relazionato, rapportato, esaltato, magnificato, ostentato, glorificato, inalberato, divulgato, universalizzato, localizzato, sovradimensionato, in così poco tempo e da così tanti ascoltatrori/oratori da rischiare la caduta nella più cupa, e verace, banalità.
Ebbene, cercando di fare un paragone con la nascita di altri nuovi canali di comunicazione, pensate se negli anni '70 una radio privata non facesse nient'altro che parlare del mondo delle radio private, oppure se pure le televisioni private ospitassero continuamente dibattiti sull'essenza e la ragione della televisione privata,
Datevi da fare, miei cari: trovate nuovi argomenti di discussione, a un certo punto il dibattito sul mondo dei blog, che è già vecchio, diventerà pure stantio.
I blogger autoreferenziali hanno l'obiettivo di instaurare un Nuovo Mondo, come quello descritto da Aldous Huxley, attraverso la ripetizione senza soluzione di continuità degli "N truismi del blog", che mi rifiuto di declamare in questa sede, e che, in quanto truismi, non prevedono confronto, ma consenso.
Ok, abbiamo capito che il blog è uno strumento unico, costruttivo, non indispensabile, eclettico, libero, democratico, a volte demagogico, persuasivo, stimolante, e soprattutto siamo coscienti che in questa contingenza storica fa molto clamore (o hype, come si doverbbe dire).
Ma ora basta.
Espandete il vostro territorio, non considerate i confini come invalicabili.
E soprattutto non siate sempre d'accordo con voi stessi.

2 commenti:

Guglielmo Pizzinelli ha detto...

Hai ragione. Credo che una delle motivazioni principali di ciò sia che alla fine, chi fa un blog lo fa per farsi leggere. Da lì a diventare egocentricamente o narcisisticamente autoreferenziali, il passo è brevissimo. Se vale per l'individuo, temo, vale anche per la categoira intera. Salvo eccezioni. Poche.
Ciao, Guglielmo

Stefano ha detto...

E' vero, esiste una categoria trasversale composta da persone che si compiacciono di far parte di una sorta di "elite" che passa il tempo a leggere argomentazioni che le comunichino conferme sulla sostenibilità della propria esistenza.
Ah, destino cinico e baro. E' giusto dare una penna (o una tastiera) a tutti e io spero che prima o poi imparino anche a usarla.