Tutto cominciò quando nella fredda e vulcanica Islanda, Hjalmar Gislason creò spurl.net un servizio di deposito bookmarks, dove cioè chiunque poteva inserire in un database i bookmarks verso i siti a lui più utili.
Ora il servizio conta circa 1 milione e mezzo di voci e gli islandesi hanno pensato di continuare ad innovare lanciando zniff.com, un motore di ricerca che basa la sua classifica dei risultati sulla popolarità dei bookmark. Ovvero, più un bookmark è presente, più il suo valore è superiore.L’importanza di questo strumento sta nella possibilità di ricercare all’interno di documenti preventivamente revisionati da altri utenti, e non solo iperlinkati tra loro. Inoltre, i bookmarks sono collegati dinamicamente a delle categorie e Furl permette di importare link da altri siti di deposito link.
Come viene definito nel sito, il servizio utilizza “human information from normal internet users” per reperire e classificare pagine web.
Ora spurl deve crescere per cui vi invito a utilizzarlo il più possibile: è necessario registrarsi e cominciare a depositare i propri bookmark.
Un dato di partenza (un URL) sarà tanto più “buono” quanto più utenti avranno contribuito a condividere i propri bookmarks, secondo lo spirito del trarre giovamento dal lavoro cooperativo, che grazie a Internet ha visto lo sviluppo dell’Open Source e degli approcci ad esso collegati.
E tutto nel rispetto di una rigorosa privacy policy.
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